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sabato 14 dicembre 2019

Licenziato da Afol nell’Indagine Mensa dei Poveri

Licenziato da Afol nell’Indagine Mensa dei Poveri
Ufficio Di Collocamento

AFOL Metropolitana è un’azienda speciale consortile partecipata, a oggi, dalla Città Metropolitana di Milano e da 69 Comuni, compreso il capoluogo.  Nata da un graduale processo aggregativo di tutte le AFOL territoriali, l’agenzia garantisce ai cittadini e alle imprese del territorio milanese un unico interlocutore pubblico sui temi del lavoro e della formazione.

AFOL Metropolitana
 offre servizi capaci di:

- prevenire e contrastare la disoccupazione
- migliorare la qualità dell’occupazione
- favorire lo sviluppo del capitale umano
- sostenere lo sviluppo locale

AFOL Metropolitana propone un’offerta di servizi in tema di formazione professionale, orientamento e lavoro, costruiti sulle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio.
L’integrazione dei servizi per la formazione, per l’orientamento e per il lavoro, rappresenta uno dei massimi punti di forza dell’attività svolta dall’agenzia e proprio l’integrazione ne rende efficace l’azione e il raggiungimento di specifici obiettivi.

AFOL Metropolitana è accreditata presso Regione Lombardia
 per i servizi per il lavoro e per la formazione.

Chi è Giuseppe Zingale, ex direttore generale di Afol Metropolitana, licenziato «per giusta causa»
In carcere con l’accusa di corruzione. Intercettato, si diceva pronto a distribuire consulenze per decine di migliaia di euro in funzione delle manovre di Nino Caianiello,
 l’ex coordinatore di Forza Italia nel Varesotto


«Prima vedere cammello...». La massima più classica dei commercianti più smaliziati, il passaggio più emblematico della mole di intercettazioni telefoniche dell’inchiesta Mensa dei poveri, è riferita proprio a lui: Giuseppe Zingale. Fino a poche settimane fa ostinatamente seduto sulla poltrona di direttore generale della Afol metropolitana di Milano, licenziato «per giusta causa» l’8 novembre. Giovedì mattina è stato arrestato, Zingale è accusato di corruzione.

Le indagini
Un reato che gli viene contestato in concorso con Gioacchino Caianiello, l’ex coordinatore di Forza Italia nel Varesotto ritenuto dagli inquirenti il burattinaio di un sistema di clientele che pilotava nomine, consulenze e assunzioni nel sistema pubblico. E nei dialoghi tra i due, intercettati dagli investigatori della procura, il direttore della Afol si dice pronto a distribuire consulenze per decine di migliaia di euro in funzione delle manovre di Caianiello. Al punto che quest’ultimo lo frena, appunto, con la battuta sul cammello. Anche per questo il nuovo consiglio d’amministrazione di Afol, presieduto da Maurizio Del Conte, ha cercato in un primo tempo di convincere Zingale a un passo indietro e successivamente ha proceduto con la sospensione dall’incarico di direttore. Perché al di là degli episodi contestati nell’indagine Mensa dei poveri, a carico di Zingale sono affiorati nel frattempo ulteriori, pesanti dubbi. Ma lui ha resistito per tutta l’estate a qualsiasi richiesta (o consiglio) di farsi da parte. Anzi, ha sostenuto che la sua carica sarebbe rinnovabile anche oltre il mandato che scade tra poco meno di due anni. E intanto il nuovo cda di Afol ha scoperto che nel marzo scorso il suo stipendio era aumentato da 150 a 180 mila euro,
 su delibera del precedente presidente, Mario Donno. 

Le intercettazioni
Tra le accuse a Lara Comi, ci sono due contratti di consulenza ricevuti dalla sua società, la Premium Consulting Srl, con sede a Pietra Ligure (Savona), da parte di Afol e, in particolare, dal dg Zingale, «dietro promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi Caianiello e Zingale», come riportato negli atti depositati nella tranche principale. Circostanza messa a verbale da Maria Teresa Bergamaschi, avvocato e stretta collaboratrice dell’ex eurodeputata in un interrogatorio del 14 maggio: «Il 15 dicembre 2018 mi arrivò un messaggio di Lara Comi (...) mi scriveva “Zingale vorrà un regalo di Natale”». E aggiunse: «Mi parlò della necessità di pagare in vista dell’estensione dell’incarico una cifra di 10 mila euro a Zingale».

Licenziato da Afol
Il presidente del cda di Afol Metropolitana, Maurizio Del Conte, ha comunicato che dal 1° ottobre scorso la società ha sospeso cautelarmente Zingale «da ogni funzione, contestualmente nominando in sua sostituzione il dott. Franco Maggi quale Direttore Generale facente funzioni. All’esito della procedura disciplinare di legge e di contratto collettivo, in data 8 novembre il cda di Afol ha deliberato il licenziamento per giusta causa del dott. Zingale». Prima di ricevere la lettera di licenziamento - secondo quanto si apprende - Zingale aveva presentato le sue dimissioni.



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