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venerdì 20 settembre 2019

Gli esodati presenti a Roma vicino a Palazzo Chigi e a Montecitorio il 18-9


Gli esodati presenti a Roma vicino a Palazzo Chigi e a Montecitorio il 18-9


Gli esodati presenti a Roma vicino a Palazzo Chigi e a Montecitorio il 18-9
 - tutti da ringraziare - mi scrivono ...

Stiamo aspettando Landini - avevamo preso accordi con Ezio Cigna - che esca da riunione dei 3 sindacati col Presidente Conte .

Nel mentre abbiamo incontrato Laura Castelli , che ci ha dichiarato che ieri, durante una riunione con la Catalfo, ministro del lavoro, si è parlato anche di esodati.

Castelli , afferma di aver evidenziato problema al Ministro Catalfo x inserimento tema esodati in prossima LdB.

Laura Castelli avviserà con SMS la Segreteria del Ministro x incontro con Esodati.

Visto Piero Fassino: dice di contattare a suo nome la D.ssa Francesca Puglisi, Sottosegretario al MdL.

Visto e parlato anche Orlando , Serracchiani e Stefano Fassina

Andrea Orlando che ci ha assicurato avrebbe sensibilizzato sul problema esodati il nuovo sottosegretario MdL Francesca Puglisi

Purtroppo non siamo riusciti a parlare con Landini, che per urgenze di lavoro e termine prolungato incontro con Conte, non ha potuto incontrarci, ma i

3 sindacati hanno nella loro piattaforma la richiesta di soluzioni per gli esodati, se avranno altri incontri coi Ministri ci informeranno e richiedono soluzioni per esodati

Abbiamo parlato con Durigon, la Castelli, Fassino e Stefano Fassina, Serracchiani e in ultimo con Luisa Gnecchi.

La Gnecchi come segreteria del PD ha detto : Penso che dobbiate rivolgervi presto a Catalfo.

Siamo per l’ape sociale strutturale

Vogliamo una soluzione per gli esodati . Credibilmente la cosa più ottenibile sarebbe la riapertura dei termini dell’VIII spostando in avanti il termine di pensionamento di altri 36 mesi

mia NOTA 36 mesi

Senza blocco Adv e di genere - incremento per donne di 6mesi / anno

ci starebbero donne esodate nate fino a settembre 1957

solo il 40 % delle donne esodate escluse ( mia stima )

Non è quello che vorremmo .

Il problema resterebbe sempre sul tavolo per le altre/i escluse/i

Noi chiediamo una soluzione DEFINITIVA

= riapertura dei termini dell’VIII o NONA

+ PACE contributiva ad HOC per esodati per raggiungere APE SOCIALE ( 30 anni di contributi ) che si raggiunge SOLO con la pace contributiva ad hoc per molte donne esodate

Comunque potremo essere più precisi dopo aver ottenuto un incontro con il ministro del lavoro Nunzia Catalfo e/o la sua sottosegretaria/o e con i collaboratori del MdL che dovrebbero legiferare la LdB

Ora il ministro Catalfo sta riorganizzando il ministero con nuovi responsabili e dovrà dare le deleghe.

Si aspetta la delega al sottosegretario alla previdenza .

....

Esiste una interrogazione di Chiara Gribaudo PD del 10 aprile per avere numeri di esodati nelle diverse tipologie esclusi da ottava di cui il PD può sollecitare la risposta dal ministero MdL
 ( e da INPS )

Ogni gruppo parlamentare ogni settimana può indicare una interrogazione come prioritaria

La risposta alla interrogazione può fornire un quadro che INPS può dare con query su dati di domande NON accolte della ottava salvaguardia con distribuzione anno per anno , che possono essere parziali , ma INDICATIVE

la risposta alla interrogazione può dare risposte ufficiali sui risparmi delle 8 salvaguardie , oltre 500 milioni , da destinare alla copertura delle soluzioni.

Riaprire l’VIII, con limiti da individuare rispetto alle situazioni reali , può dare soluzioni a meno della metà delle esodate/i

Serve aggiungere APE SOCIALE con la pace contributiva ad hoc per esodati

La pace contributiva del DL 4/19 è per sanare i buchi contributivi

potrebbe essere adattata alle donne esodate .

Se è stata INVENTATA per una persona che avesse più di 45 anni nel 96 e abbia bisogno di avere 20 anni di contributi entro i

67 anni ci domandiamo perché NON SI POSSA LEGIFERARE per una esodata che avesse più di 60 anni nel 2019 e abbia bisogno di avere 30 anni di contributi per accedere a APE SOCIALE dove si chiedono 30 anni di contributi

Dobbiamo chiedere al Governo di modificare in prossima LdB nella legge 232/2016 (LdB 2017) - che contiene i commi per APE Sociale - la lettera a) del comma 179 legge 232/2016
dobbiamo chiedere al Governo , ai parlamentari , ai loro gruppi ,
 ai partiti , ai sindacati di modificare APE SOCIALE

Gli esodati presenti a Roma vicino a Palazzo Chigi e a Montecitorio il 18-9


Oppure RENDERE APE SOCIALE STRUTTURALE così come è , ma chiedere anche di legiferare un APE SOCIALE SPECIALE per esodati o

APE SOCIALE DONNA = rosa a 62 anni

se non si riesce a ottenere APE SOCIALE SPECIALE anche in tal caso BISOGNA MODIFICARE LA FRASE del comma 179 lettera a) :

... ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;

E eliminare le parole : hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno 3 mesi

dobbiamo chiedere di modificare nello stesso comma... compimento del requisito anagrafico dei 63 anni

chiediamo compimento del requisito anagrafico dei 62 anni per esodati/e

può valere anche per licenziati , disoccupati da anni senza reddito da uscita del mondo del lavoro

come per quota 100 62 anni per questi soggetti deboli

o inserire una lettera e) nel comma 179 dedicata a esodate/i a 62 anni eliminando i 2 vincoli suddetti ,

con la previsione di un bonus contributivo per donne con figli durante attività lavorativa :

1 anno per figlio

Si può chiedere di integrare una lettera e) nell'ape social ad hoc per la fattispecie degli esodati .

La lettera a) quella attualmente esistente, può rimanere in essere per soddisfare le esigenze dei disoccupati che abbiano svolto attività x 18 mesi ecc. e smesso disoccupazionie o NASPI da 3 mesi.

Noi lotteremo per ottenere una riapertura della ottava o nona (con censimento delle domande da tenere tutte parcheggiate se di VERI ESODATI/E) ,

per ottenere le modifiche per APE sociale con aggiunta di una lettera e) per esodati a 62 anni

o ottenere un

APE SOCIALE SPECIALE per esodati/e a 62 anni

e la pace contributiva ad hoc per esodati in questa LdB , che si deve presentare all'Europa entro il 15 ottobre

Da 11 settembre stiamo chiedendo incontro alla ministra Catalfo.

Senza la delega al sottosegretario NULLA per ora si muove.

Se non avremo incontro entro fine settembre al MdL dovremo annunciare un presidio al Ministero per il 2 o 9 ottobre

A presto . Claudio

mail inviata ieri notte con il resoconto della giornata del 18-9 a Roma , tramite messaggi e foto che mi sono giunti

Le foto allegate ci sono nella mail

PS cercheremo di andare domenica 22-9 ore 11 a trovare Cecilia Guerra - sottosegretario MEF - al forum delle donne alla festa di UNICA a Roma al Testaccio . Ci saranno altri parlamentari che sensibilizzeremo per promuovere soluzioni per esodati da attuare nel Governo, dove anche LeU ha 1 Ministro e sottosegretari

chi può partecipare me lo segnali

o chiami Piero Esposti

335 126 8917

che coordina la nostra partecipazione

......

documentazione

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01902

ATTO CAMERA

Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 18 Seduta di annuncio: 160 del 10/04/2019

https://aic.camera.it/aic/scheda.html…

Firmatari Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 10/04/2019

Elenco dei co-firmatari dell'atto

Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma

SERRACCHIANI DEBORA

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

CANTONE CARLA

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

LACARRA MARCO

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

LEPRI STEFANO

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

MURA ROMINA

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

VISCOMI ANTONIO

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

ZAN ALESSANDRO

PARTITO DEMOCRATICO 10/04/2019

Commissione assegnataria

Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)

Destinatari

Ministero destinatario:

• MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/04/2019

Stato iter: IN CORSO

Fasi iter: MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/04/2019

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-01902

presentato da GRIBAUDO Chiara

testo di Mercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160

GRIBAUDO, SERRACCHIANI, CARLA CANTONE, LACARRA, LEPRI, MURA, VISCOMI e ZAN. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

gli esodati ancora non coperti dalle otto misure di salvaguardia approvate negli anni scorsi sono stimati in una piccola platea di 6.000 lavoratori rimasti senza occupazione, senza ammortizzatori sociali e senza pensione; molti di questi, donne in particolare, non hanno ora contributi sufficienti per raggiungere le soluzioni attualmente disponibili per il pensionamento, come «Ape social» «Opzione donna», «quota 100» e pensione anticipata;

nel recente decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, un provvedimento che complessivamente comporta oneri per circa 11 miliardi di euro nel 2019, 16,4 miliardi di euro nel 2020 e circa 17 miliardi di euro nel 2021, non si è riuscito a trovare i margini finanziari per consentire a soli 6.000 lavoratori di poter accedere alla pensione con le regole «pre-Fornero»;

nel corso del question time tenutosi in Commissione lavoro il 14 febbraio 2019, il sottosegretario Claudio Durigon ha risposto a un'interrogazione riguardante la risoluzione delle problematiche degli esodati affermando che la difficoltà sarebbe quella di certificare il possesso al mese di dicembre 2011 dei requisiti necessari a beneficiare dei provvedimenti di salvaguardia;

lo stesso giorno, nel corso della trasmissione televisiva «L'Aria che tira», l'onorevole Molinari ha fatto leggere in diretta una lettera della direttrice generale dell'Inps Gabriella De Michele, riportante proprio la data di presentazione dell'interrogazione suddetta, che tra l'altro recita: «con riferimento al question time indicato in oggetto, si ribadisce che l'istituto non ha evidenziato categorie di esodati che non siano stati raggiunti da precedenti provvedimenti di salvaguardia. Ulteriori misure rientrano nelle scelte politiche del legislatore così come la definizione delle relative platee»;

questa affermazione da parte del direttore generale dell'Inps, che accrediterebbe l'idea che non sussistano più esodati, emersa in pubblico con modalità, ad avviso degli interroganti, del tutto irrituali e interpreta al contrario dallo stesso sottosegretario Claudio Durigon in apparizioni televisive e articoli di stampa anziché utilizzarla correttamente nella risposta all'interrogazione, porta invece gli interroganti ad affermare che i dati sugli esodati non ancora salvaguardati devono essere ricercati fra coloro che hanno presentato domanda non accolta nelle precedenti otto salvaguardie;

tale ricerca dovrebbe essere effettuata utilizzando il codice fiscale per riconoscere il requisito dell'età ed eliminando le domande duplicate e le domande di coloro che non sono considerabili esodati, perché usciti dal lavoro dopo la «legge Fornero», con data di ultima contribuzione lavorativa posteriore al 31 dicembre 2011 (se non preceduta da accordi in azienda o da periodi di cassa integrazione guadagni straordinaria, indennità di disoccupazione o altri ammortizzatori sociali), suddividendo gli individui fra le seguenti tipologie di lavoratori: lavoratori collocati in mobilità o con trattamento speciale edile; lavoratori in regime di prosecuzione volontaria; lavoratori in prosecuzione volontaria senza versamento; lavoratori cessati con accordi entro il 30 giugno 2012; lavoratori cessati con accordi dopo il 30 giugno 2012 ed entro 31 dicembre 2012; lavoratori cessati unilaterali (licenziati); lavoratori in congedo per figli disabili; lavoratori con contratti a tempo determinato e somministrazione –:

quale sia il numero di certificazioni rilasciate dagli ispettorati territoriali del lavoro tramite le lettere di accoglimento delle domande per le categorie dei lavoratori cessati con accordi entro il 30 giugno 2012, cessati con accordi dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012, e dei lavoratori cessati unilaterali (licenziati);

quale sia il numero complementare delle domande non accolte, suddivise per tipologie, di coloro che si sono rivolti direttamente all'Inps e non agli ispettorati territoriali del lavoro;

se il Governo intenda promuovere soluzioni per chiudere l'annosa vicenda degli ultimi 6.000 esodati in maniera definitiva e attraverso quale iniziativa normativa, quali modalità e tempistiche.

(5-01902)

altro PS per vostra conoscenza

l'interrogazione di Rizzetto è stata modificata nell'impegno con l'omissione del limite temporale del 2021.

5/02702 : CAMERA - ITER ATTO




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venerdì 13 settembre 2019

Reddito di Cittadinanza, Guerra ai Furbetti

Reddito di Cittadinanza, guerra ai furbetti


 Nel mirino della Finanza
 i Lavoratori in Nero

Reddito di cittadinanza, stretta anti furbetti. La strategia per il contrasto a tutto campo contro gli abusi è stata messa a punto dal Comando generale della Guardia di finanza in una circolare operativa ai reparti che punta a individuare - nel magma dell'economia invisibile e illecita - chi ha provato a approfittare indebitamente del beneficio. Dai lavoratori in nero o pagati con somme fuori busta ai venditori abusivi, da chi affitta le case in evasione d'imposta a chi ha ottenuto il reddito di cittadinanza ma non rinuncia a giocare cifre importanti, di cui non sia nota la fonte, magari anche in punti clandestini di raccolta scommesse.

E ancora, dagli immigrati che trasferiscono nel Paese di origine somme non compatibili con i redditi dichiarati a chi viene trovato con auto incompatibili con la misura di sostegno. È vasta la casistica presa in esame dal documento della Gdf, di cui il Sole 24 ha anticipato oggi alcuni contenuti. E comprende anche le conseguenze cui si espongono coloro che forniscono informazioni anagrafiche false, simulando la più conveniente composizione del nucleo familiare, per massimizzare, indebitamente, un vantaggio altrimenti non spettante.

 Nel mirino della Finanza i Lavoratori in Nero


Le Fiamme Gialle ricordano di aver svolto nei primi sei mesi del 2019, in materia di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari, 23.259 interventi. Di questi, 12.426, pari al 53% del totale, si sono rivelati irregolari, per un ammontare complessivo della frode accertata pari a circa 8,6 milioni di euro, con un totale di 11.779 persone segnalate, a vario titolo, alle autorità competenti.

Il contrasto a chi percepisce indebitamente il reddito di cittadinanza, rileva il Comando generale, impone un'azione di servizio multidisciplinare, volta a valorizzare le capacità operative delle varie componenti d'intervento del Corpo, non soltanto nell'ambito del comparto della tutela delle uscite, ma anche in quello della tutela delle entrate e nel contesto dell'azione di controllo economico del territorio. Per questo sono stati messi a sistema tutti gli elementi raccolti nel corso degli interventi svolti nelle attività di contrasto al sommerso da lavoro o d'azienda, di controllo delle merci e delle persone, nell'attuazione dei dispositivi permanenti di contrasto ai traffici illeciti, alla contraffazione e all'abusivismo commerciale organizzato, nonché quelli acquisiti 
dai Reparti della componente aeronavale.


Lo scopo, indica ancora la Gdf, è 
«tutelare la fiducia che i cittadini onesti devono poter nutrire nella corretta
destinazione delle ingenti risorse che il Paese, non senza sacrifici,
 destina agli aiuti economici e ai servizi sociali
riservati a chi si trovi in una reale condizione economica e sociale di svantaggio».


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giovedì 5 settembre 2019

Siamo Ancora Esodati

Ancora Esodati


Al Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte
Al Ministro del Lavoro Sen. Nunzia Catalfo
Al Ministro del Economi e delle Finanze On. Roberto Gualtieri  .. Complimenti e auguri per i Vostri nuovi incarichi come Presidente e Ministri nel nuovo Governo, incarichi certamente impegnativi , ricchi di responsabilità e soddisfazioni . I comitati degli esodati sono qui a ricordarVi il nostro dramma non ancora definitivamente risolto.

Coesione sociale come obiettivo prioritario  e riduzione delle disuguaglianze  sono le parole guida di questo Governo che noi esodati attendiamo da troppo tempo.
L'assenza di una previsione specifica di tutela per gli esodati nei 29 punti programmatici del Governo rende opportuno inserire un punto che preveda soluzioni per esodati e altri provvedimenti con opportune modifiche (APE SOCIALE e altro) nei punti programmatici ( per coesione sociale e superamento disuguaglianze) .
Stiamo aspettando da quasi 8 anni che i danni prodotti dalla manovra “Fornero” vengano finalmente corretti: senza reddito e pensione, estromessi dal mercato del lavoro, non si garantisce uno standard di vita adeguato e si mina il percorso di coesione sociale che s'intende promuovere. vogliamo giustizia per continuare a sperare in un futuro e a credere nella giustizia dello Stato !
Ci sono ancora 6.000 esodati privi di tutela, il cui giusto diritto alla pensione è stato negato dall’ottava ed ultima salvaguardia, quella disposta dalla Legge di Bilancio per l’anno 2017.
La ridotta consistenza numerica della platea non mette certamente a rischio
 l'equilibrio della finanza pubblica.
Le forze politiche del precedente Governo ci hanno ascoltato e promesso soluzioni, ma sono state solo parole mai attuate . Attendevano effetti risolutivi da quota 100 , OD , Ape Sociale e RdC per gli esodati , ma queste sono misure non consone per gli esodati senza opportune
 modifiche e integrazioni a tali leggi.
Il nostro è un problema di giustizia, ci sentiamo discriminati come cittadini ed elettori, siamo rimasti in pochi circa 6.000 esodati, ignorati da tutte le precedenti salvaguardie che ci hanno lasciati  sfiduciati, senza alcun sostegno economico.
Abbiamo inviato un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe CONTE ed alle forze politiche per comprendere prioritariamente soluzioni per gli esodati esclusi nel programma di Governo. (appello a Conte allegato) ed ora invitiamo Voi ad inserire nei punti programmatici del Governo e nella stesura della nuova Legge di Bilancio una soluzione strutturale definitiva per gli esodati, non  discriminatoria, nel senso che il  provvedimento dovrà avere una valenza generale.
Attendiamo una soluzione che  si potrà attuare attraverso diversi sistemi  e/o l'applicazione di Istituti già vigenti come la riapertura dell’ottava salvaguardia senza limiti temporali o una nona salvaguardia definitiva con il congelamento degli incrementi anagrafici al 2017 e  della speranza di vita al 2016 .
Per l’accesso alla pensione delle  esodate, madri durante la loro attività lavorativa e a sostegno di una ridotta contribuzione si renderà necessaria l'adozione di una agevolazione contributiva pari a 1 anno per ogni figlio, fino a un tetto di 2 anni .
L' adozione della la pace contributiva per esodate/i potrebbe inoltre consentire l'accesso agli istituti di  OD e quota 100 , nonché a un APE  Sociale specifica per esodati
con requisito anagrafico ridotto a 62 anni.
Chiediamo un provvedimento definitivo che renda strutturali le predette misure previdenziali , che contenga un censimento di tutti gli esodati da tutelare  e preveda successivi decreti annuali interministeriali per finanziare le coperture delle misure.
Ci aspettiamo che con il nuovo Governo le nostre proposte possano avere un ulteriore impulso e siano con noi discusse .
Vi rivolgiamo la richiesta di un cortese urgente incontro per illustrare
dettagliatamente le nostre giuste motivazioni.
Chiediamo quindi di inserire nel programma di Governo (che è passato  già da 26 a 29 punti) un ulteriore punto n.30 che parli di un provvedimento definitivo per gli esodati, rendendo strutturali le predette misure previdenziali , con opportune modifiche.
Non vogliamo essere dimenticati!!!!!
Cogliamo l’occasione per augurare a Voi, a tutti i rappresentanti del nuovo Governo e a tutti i parlamentari (di maggioranza e di minoranza), un buon lavoro unitario per le priorità dell'Italia.
Per i comitati degli esodati
Claudio Ardizio
Coordinatore nazionale Comitati Esodati

 Si riconoscono nel nostro coordinamento i Comitati
Comitato Esodati di Italia , Comitato Esodati e Precoci, Comitato ex postali Over 2018, Comitato Esodati di Reggio Emilia, Comitato Esodati Romani e del Lazio, Comitato Cessati prima del 2007 , Contributori volontari Esodati Non salvaguardati, Coordinamento Mobilitati Filt Cgil , CoRiSTA ( Comitato Rioccupazione Stabile Trasporto Aereo), Comitato Esodate donne 15 enni con contributi da solo lavoro , Comitato Bloccati Non Salvaguardati.
E altri comitati che ci supportano

…………..
APPELLO  a Conte  inviato giovedì 29 agosto2019

A: presidente@pec.governo.it e a parlamentari e a stampa.
Al Presidente del Consiglio Incaricato Giuseppe CONTE
e all’attenzione di tutte le forze politiche .

A seguito della crisi di governo e del Suo nuovo incarico come Presidente del Consiglio, i comitati degli esodati sono qui a ricordarLe il nostro dramma non ancora definitivamente risolto. Stiamo aspettando da quasi 8 anni che i danni fatti dalla manovra “Fornero” vengano finalmente corretti : dopo un così lungo periodo senza stipendio, né pensione, vogliamo giustizia per continuare a sperare in un futuro e a credere nella giustizia dello Stato !
Le forze politiche ed i sindacati ci hanno ascoltato e promesso soluzioni, ma sono state solo parole mai attuate e questa interruzione a livello di Governo non ci ha aiutato.
Il nostro non è un problema politico, ma di giustizia, ci sentiamo discriminati come cittadini ed elettori, siamo rimasti in pochi circa 6.000 esodati, ignorati da tutte le precedenti salvaguardie che ci hanno lasciati sfiduciati, senza alcun sostegno economico.
La invitiamo quindi, in fase di scrittura del nuovo programma di Governo e della stesura della nuova Legge di Bilancio , di considerare prioritaria la soluzione definitiva per gli esodati che si potrà attuare attraverso diversi sistemi come : la riapertura dell’ottava salvaguardia senza limiti temporali o una nona salvaguardia definitiva, entrambe con il congelamento degli incrementi anagrafici al 2017 e della speranza di vita al 2016 . Prevedere la pace contributiva per consentire l'accesso a Ape sociale a 62 anni per gli esodati, OD, quota 100 , prevedendo una agevolazione contributiva pari a 6 mesi per ogni figlio, fino a un tetto di 12 mesi, per l’accesso alla pensione delle donne esodate,
madri durante la loro attività lavorativa.
Chiediamo un provvedimento definitivo, rendendo strutturali le predette misure previdenziali , contenente un censimento di tutti gli esodati da salvare, anche con successivi decreti annuali per finanziare le coperture , superando le difficoltà create da INPS , che pur avendo tutti i dati sui suoi database , non vuole fornire una precisa valutazione numerica degli esodati, pur essendo state fornite indicazioni , query e interrogazioni per la quale siamo
 incredibilmente ancora in attesa di un riscontro.
Non vogliamo essere dimenticati!!!!!
Cogliamo l’occasione per augurare a Lei e a tutti i rappresentanti del nuovo Governo , ed a tutti i parlamentari (di maggioranza e di minoranza), un buon lavoro unitario per le priorità dell'Italia.
Per i comitati degli esodati
Claudio Ardizio
Coordinatore nazionale Comitati Esodati



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domenica 1 settembre 2019

Muore nei campi un Lavoratore in Nero

Muore nei campi un Lavoratore in Nero

Pasquale Fusco ha accusato un malore durante la raccolta dei meloni. 
L’uomo lavorava senza alcun contratto.

Pasquale Fusco aveva 55 anni, era uno dei tanti invisibili, di quelli che nessuno vuole vedere, che non compaiono nelle statistiche e che non fanno i sondaggi.

È morto nei campi di Varcaturo, ucciso dal caldo e dalla fatica, mentre raccoglieva meloni in nero e per pochi euro all’ora.

Il proprietario dell’appezzamento di terreno è stato accusato di sfruttamento della manodopera e di omicidio colposo, mentre la salma dell’operaio agricolo è stata trasferita al Secondo Policlinico per gli esami autoptici che faranno luce sulle cause della morte.

I dati dell’Inail sulle morti sul lavoro pubblicati ieri ci raccontano di una strage quotidiana di dimensioni enormi. Sono 599 infatti le vittime sul lavoro da gennaio a luglio di quest’anno, con un aumento del 2% rispetto agli altri anni. Numeri che hanno la portata di una guerra, di un epidemia. Numeri che dovrebbero generare indignazione e spingere politica e istituzioni ad impegnarsi concretamente nel campo della sicurezza, dei controlli e della lotta allo sfruttamento. Numeri che dovrebbero far parlare, ragionare e protestare tutta l’opinione pubblica. 

Ma di Pasquale non parleranno in molti, il circo mediatico è concentrato su altro, guarda altrove, discute di cose diverse. La politica è concentrata sulle trattative per il nuovo governo. Misurini e alambicchi alla mano per dosare il giusto quantitativo di poltrone che non faccia lamentare nessuno, i leader dei partiti, dei movimenti e delle leghe sono impegnati in altre dinamiche e hanno altro a cui badare, tra una diretta Facebook e un cinguettio non c’è tempo per le cose serie. Le istituzioni sono impegnate a galleggiare e a sopravvivere all’ennesimo cambio di rotta del Paese. 

Intanto, nell’indifferenza più profonda, in Italia si muore ancora di lavoro, si muore tutti i giorni di sfruttamento, senza distinzione di razza, colore della pelle, religione provenienza geografica. Si muore nel silenzio di un Paese sordo, distratto che non ha alcuna voglia di guardarsi davvero dentro.



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