La legge Fornero va superata". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini,
intervistato dalla Stampa, in vista dell'incontro dei sindacati col governo, la prossima settimana, per
parlare di pensioni. All'esecutivo, spiega Landini, chiederemo "una vera riforma delle pensioni, perchè è evidente a tutti che la legge Fornero ha aumentato
le diseguaglianze e non ha risolto i problemi". ?
Landini è contrario all'ipotesi di anticipare il pensionamento
con il "tutto contributivo": "No, non funziona.
Sarebbe un sistema molto penalizzante e un sistema pubblico deve contenere elementi solidali, come fa la piattaforma Cgil-Cisl-Uil, che rivendica un'uscita flessibile a partire da 62 anni...".
"La riforma Fornero è stato un taglio drammatico per far quadrare i conti pubblici, non c'entrava con la previdenza. I soldi si possono andare a prendere altrove, e in tanti sistemi pensionistici europei anche la fiscalità generale contribuisce alla spesa previdenziale. Il 27 gennaio inizierà una trattativa su una riforma complessiva; ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro".
Dopo anni di lotte, dice ancora Landini, "otteniamo un primo taglio delle imposte", ma per il futuro serve una vera riforma fiscale e una rivoluzione in campo pensionistico. Sulla riforma delle pensioni pubbliche, Landini spiega le proposte dei sindacati.
"Primo - dice - acceleriamo la commissione sulla separazione tra spesa
previdenziale assistenziale e quella sui lavori gravosi.
Secondo, serve una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha avuto lavori discontinui e precari. Terzo bisogna riconoscere il lavoro di cura delle donne, che non si può trasformare in una tassa. Quarto, serve un meccanismo di uscita flessibile.
Quinto, rivalutazione delle pensioni e legge sulla non autosufficienza.
Proposte praticabili, e le risorse si possono trovare".
Landini si rivolge poi al governo per dire che
bisogna unire il paese, "che bisogna superare la precarietà, che ci vuole un progetto di sviluppo", che
"serve un indirizzo pubblico, che il governo indichi i settori strategici, gli ambiti dove è utile anche un intervento diretto". "Il 2020 - spiega - potrebbe segnare un passaggio decisivo", a partire anche da una grande riforma fiscale. Dopo il taglio delle imposte, dice Landini, "portiamo a casa l'avvio di una vera riforma fiscale che riduca il prelievo anche ai pensionati, che rimoduli l'Iva, che combatta davvero l'evasione fiscale". La rivoluzione delle tasse. aggiunge Landini, "va estesa, deve coinvolgere anche i pensionati e gli incapienti, bisogna detassare gli aumenti contrattuali nazionali annuale bisogna rimodulare l'Iva". "Rimodularla - precisa - Non ha senso che tutti siamo tassati allo stesso modo: per alcuni si deve ridurre perchè sono beni di consumo di massa: su certi beni di lusso l'Iva può crescere. E ci vuole una vera lotta all'evasione fiscale".
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